
Anche se l'entusiasmo aumenta tra gli sviluppatori in attesa del rilascio di Android M, sono anche preoccupati per il nuovo processo di condivisione dei dati che Google vuole implementare. A partire da ora, gli sviluppatori di app sono in grado di ottenere molti dettagli su ogni utente che scarica la loro particolare app. Andando avanti, tuttavia, questo diventerà selettivo e agli utenti non sarà richiesto di condividere ciò che hanno condiviso fino a questo punto.
GLI UTENTI TRANNO DI PIÙ BENEFICIO
Questa modifica sarà accolta con favore dagli utenti perché ora saranno in grado di selezionare e rifiutare le app che richiedono più dati di quanti ne possano condividere. Pertanto, gli sviluppatori di app dovranno ridefinire la loro strategia e accontentarsi di meno per evitare il rifiuto dell'utente.
Possono iniziare rivisitando l'elenco di autorizzazioni delle richieste per le loro singole app e riducendole al minimo. Ci sono state molte istanze di app che hanno cercato autorizzazioni non necessarie e non hanno fornito il servizio previsto dagli utenti. Ora sarà necessario che gli sviluppatori si assicurino che le loro app non vantino funzionalità false.
Gli utenti possono quindi sperare in una maggiore onestà da parte degli sviluppatori di app in futuro.
GLI SVILUPPATORI DI APP DEVONO FORNIRE ULTERIORI INFORMAZIONI
A causa di informazioni insufficienti, in passato gli utenti sono stati ingannati da app che sono diventate molto invadenti. Ora il processo deve spostarsi sull'educazione dell'utente sull'app e su come può essere utile tramite gli schermi integrati. L'introduzione dell'app deve essere meno invadente e più informativa, lasciando quindi all'utente la scelta finale.
Poi c'è la questione del tempismo. La richiesta deve essere tempestiva e ciò può essere fatto solo dopo uno studio equo delle azioni dell'utente. Se gli sviluppatori possono farlo, troveranno gli utenti molto più disposti a utilizzare la loro app poiché è contestuale all'azione che volevano eseguire. Ad esempio, uno sviluppatore di app per fotocamera può richiedere l'autorizzazione per la propria app dopo che un determinato utente ha provato a utilizzare la fotocamera del telefono per qualcosa di specifico e non ha potuto farlo.
NUOVO SISTEMA SIMILE A IOS
Una volta che Android M entrerà in gioco, sarà simile a quello di iOS. Si consiglia agli sviluppatori di app di studiare come funzionano le loro app su iOS per prepararsi al meglio per Android M. In effetti, gli sviluppatori che preparano o creano app sia per iOS che per Android devono imparare di più sui due sistemi poiché sono in corso una serie di "mosse" realizzati da entrambe le società che si imitano a vicenda.
Il nuovo sistema di condivisione dei dati offrirà agli sviluppatori l'opportunità di conoscere meglio i propri utenti. Dovrebbero dimostrare di prestare attenzione alle esigenze degli utenti e non solo di spingere loro le app per il gusto di farlo.
Android M è un campanello d'allarme per gli sviluppatori e coloro che possono adattarsi a questo cambiamento troveranno le ricompense molto soddisfacenti perché gli utenti diffonderanno sicuramente la buona parola agli altri.